Ecografia Internistica

 

Ecografia addome superiore:
Esame ecografico non invasivo per lo studio morfologico degli organi addominali quali fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, milza, anse intestinali, aorta addominale e retroperitoneo, reni e vie urinarie superiori.
La preparazione prevede il digiuno dalla mezzanotte, se il paziente esegue l’esame al mattino, o il digiuno da almeno 6 ore se l’indagine viene eseguita nel pomeriggio. Il paziente può bere acqua.


Ecografia con eco-color-doppler dei vasi addominali:
Esame ecografico non invasivo per lo studio morfologico ed emodinamico dei vasi addominali quali l’aorta, le arterie del tripode celiaco e mesenteriche, le arterie renali (indicato nei pazienti con dislipidemie, aterosclerosi, ipertensione arteriosa), il sistema venoso portale (indicato nei paziente con patologia epatica), la vascolarizzazione del parenchima epatico (indicata nel caso di lesioni focali epatiche).
La preparazione richiesta è analoga a quella per l’ecografia dell’addome superiore.
 

Ecografia con mezzo di contrasto:
Esame ecografico per lo studio diagnostico delle lesioni focali dei parenchimi addominali, in particolare del fegato, ma anche di pancreas, milza e reni. Si basa sull’impiego di un mezzo di contrasto ecografico : questo, iniettato endovena, determina una “impregnazione” dinamica della lesione focale del fegato (o di un altro parenchima) che consente una diagnosi molto precisa.
La preparazione richiesta è analoga a quella per l’ecografia dell’addome superiore.
 

Elastometria epatica quantitativa:
Esame ecografico non invasivo per lo studio quantitativo del grado di fibrosi epatica (indicato nei pazienti con steatosi, steatoepatite, epatite cronica e cirrosi).
La preparazione richiesta è analoga a quella per l’ecografia dell’addome superiore.
 

Ecografia addome inferiore:
Esame ecografico non invasivo per lo studio morfologico degli organi pelvici quali vescica, vie urinarie inferiori, utero e annessi, prostata.
La preparazione prevede il riempimento della vescica, che si ottiene bevendo 500 ml di acqua un’ora prima dell’esame e non urinando nelle due ore precedenti l’esame.
 

Ecografia prostatica transrettale:
Esame ecografico effettuato con sonda dedicata transrettale, che consente una esplorazione accurata della prostata, in particolare della ghiandola periferica, per identificare eventuali noduli, soprattutto in presenza di un aumento del PSA (>4ng/ml) e/o di un riscontro patologico all’esplorazione rettale.
La preparazione prevede il riempimento della vescica, che si ottiene bevendo 500 ml di acqua un’ora prima dell’esame e non urinando nelle due ore precedenti l’esame. Il paziente deve inoltre praticare una peretta 6-8 ore prima dell’indagine, per una migliore pulizia del retto.
 

Ecografia tiroidea e del collo:
Esame ecografico non invasivo per lo studio della tiroide, delle ghiandole salivari maggiori e delle stazioni linfonodali laterocervicali. Nei pazienti affetti da patologia tiroidea è inoltre utile completare l’indagine con lo studio eco-color-doppler e con elastosonografia del parenchima tiroideo, per ottenere informazioni diagnostiche complementari sulla natura di eventuali noduli visualizzati.
 

Biopsia epatica:
Metodica diagnostica invasiva con la quale si ottiene un campione di tessuto epatico, utile per fornire la diagnosi istologica nel caso di epatopatie diffuse (steatosi, steatoepatite, epatite cronica, cirrosi) e nel caso di lesioni focali epatiche.
Il prelievo bioptico si esegue sotto guida ecografica, indirizzando il prelievo direttamente nella sede anatomica scelta, utilizzando un ago sottile (19 o 18 G, 1-1,2 mm di diametro). Il campione prelevato viene inviato al laboratorio di anatomia patologica.
La preparazione prevede il digiuno completo dalla mezzanotte, se il paziente esegue l’esame al mattino, o comunque il digiuno da 8 ore se l’indagine viene eseguita nel pomeriggio. Il paziente non può bere acqua nelle ultime 3 ore.
Il paziente deve presentare i risultati dei seguenti esami di laboratorio (emocromo, piastrine, PT, PTT, INR) eseguiti non oltre 15 gg prima. Eventuali terapie con anticoagulanti, antiaggreganti, antiinfiammatori e cortisonici devono essere sospese una settimana prima della biopsia.
Nel caso di biopsie di altre lesioni addominali la procedura è analoga a quanto indicato per la biopsia epatica.
 

Agoaspirato ecoguidato della tiroide (o di altre formazioni del collo):
Metodica diagnostica invasiva con la quale si ottiene materiale citologico della tiroide (o di altre formazioni del collo), per fornire la diagnosi citologica  nel caso di noduli tiroidei o di altra origine (linfonodi, ghiandole salivari).
Il prelievo citologico si esegue sotto guida ecografica, indirizzando l’ago direttamente nella lesione, utilizzando un ago ultrasottile (25 G, 0,7 mm di diametro). Il campione prelevato viene inviato al laboratorio di anatomia patologica.
La preparazione prevede il digiuno completo dalla mezzanotte, se il paziente esegue l’esame al mattino, o comunque il digiuno da 8 ore se l’indagine viene eseguita nel pomeriggio. Il paziente non può bere acqua nelle ultime 3 ore.
Il paziente deve presentare i risultati dei seguenti esami di laboratorio (emocromo, piastrine, PT, PTT, INR) eseguiti non oltre 15 gg prima. Eventuali terapie con anticoagulanti, antiaggreganti, antiinfiammatori e cortisonici devono essere sospese una settimana prima della biopsia.
 

Biopsia prostatica transrettale:
Metodica diagnostica invasiva con la quale si ottiene un mappaggio bioptico della prostata, per identificare eventuale focolai di degenerazione neoplastica, soprattutto in presenza di un aumento del PSA (>4ng/ml) e/o di un riscontro patologico all’esplorazione rettale.
Il paziente deve praticare una peretta 6-8 ore prima dell’indagine, per una migliore pulizia del retto.
Si eseguono solitamente 12-18 prelievi seriati in punti diversi della ghiandola prostatica, sotto guida ecografica, utilizzando un ago sottile (18 G, 1,2 mm) con sistema di prelievo automatico.
La preparazione prevede il digiuno completo dalla sera precedente, se il paziente esegue l’esame al mattino, o comunque il digiuno da 8 ore se l’indagine viene eseguita nel pomeriggio. Il paziente non può bere acqua nelle ultime 3 ore.
Il paziente deve presentare i risultati dei seguenti esami di laboratorio (emocromo, piastrine, PT, PTT, INR) eseguiti non oltre 15 gg prima. Eventuali terapie con anticoagulanti, antiaggreganti, antiinfiammatori e cortisonici devono essere sospese una settimana prima della biopsia.


Medici Specialisti:Stefano Gaiani, Libero Barozzi, Luigi Bolondi (in regime di convenzione con l'azienda ospedaliera di Bologna), Stefano Brusori, Franco Monti, Giovanni Santoli, Gianni Zironi

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